mercoledì 1 maggio 2013

SPERANZA


Ci sono momenti in cui le cose non vanno bene. Ci sono momenti in cui, lontano di casa, proprio non ti capisci con la gente del Paese che ti ospita. Non importa quanto tempo si spenda a spiegarsi, non importa quante parole nella lingua del posto sai. Proprio non c’è nulla da fare. Incomunicabilità e incomprensione sembrano insuperabili, insopprimibili. Si fa largo a passi felpati la frustrazione nella presa di coscienza di vivere come Don Chisciotte.
Semmai ci si chiedesse disperatamente dove risiedono le cause di tutto ciò, ci s’imbarcherebbe in un sentiero pericoloso che naturalmente troverebbe le sue spiegazioni in giudizi di valore che poco hanno di soggettivo, legati all’educazione ricevuta, alla cultura in cui sei cresciuta e inevitabilmente razzisti, fondati cioè sulle differenze di base culturale e sociologica. È una questione di prospettive. Il punto di vista di un bambino è diverso da quello di un adulto; quello di un cane da quello del gatto; quello di un uomo da quello di una donna; quello del sole da quello della luna. Quello di una generazione da quello di un’altra. Non c’è dato scegliere a quale categoria appartenere. Non è più bella una dell’altra o migliore o giusta più una dell’altra. Sono semplicemente diverse e ad un tratto, per scelta, si trovano a convivere. E la convivenza come si sa, non è cosa facile perché ciascuno ha il suo modo di vedere, capire, sentire le cose. Comprendersi e venirsi incontro non sono cose da poco e in alcuni casi sono impossibili. Per superare la frustrazione legata alle differenze, ci vuole una maturità e capacità di accettazione/rassegnazione da cui, non credevo, sono ancora molto, molto lontana. Ma c’è una cosa che mi tiene ancora a galla e mi da la speranza e la forza di andare avanti: l’AMORE. L’amore per gli altri, l’amore per questo infinito mondo ed il desiderio di vederlo migliore. Se non avessi questa attitudine avrei gettato la spugna molto tempo fa.
È anche per questo, amore mio, che ti chiamerai Ettore. Perché, non importa a che prezzo, non si voltano le spalle all’amore e ai valori in cui si crede.

2 commenti:

  1. Laura carissima quello che scrivi tocca il cuore!E lo tocca nel suo profondo proprio dove e' rinchiuso l' amore, quell'amore che fa andare avanti, sempre!E sono sicura che Ettore sara' come te.Un forte abbraccio da Giuliana

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