sabato 5 maggio 2012

PASSEGGIATA NEL BUSH


02 maggio 2012

Verso le 14:00 arrivano a piedi al lodge una coppia sulla sessantina. Sono stravolti, sporchi, hanno gli occhi spiritati e lucidi, sono affaticati, assetati, affamati. Hanno l'aspetto e l'atteggiamento dei fuggitivi. Conciati così non sembrano affatto delle brave persone.
Don e Marsha invece lo sono. Avventurosi sud africani, sono arrivati a campeggiare nel parco un paio di giorni fa. Ieri pomeriggio, mentre Marsha preparava il pane sul fuoco, Don usciva per visitare meglio il parco. Sull'imbrunire Don rimane impantanato nel fango nonostante la possenza della sua Toyota. Per pura fortuna riesce a comunicare via radio (organizzatissimi) alla moglie che non tornerà per cena e che si vedranno l'indomani mattina. Subito dopo la radio si spegne. Don rimane a dormire in macchina mentre Marsha si chiude nella sua tenda senza riuscire a dormire perchè circondata dagli ippopotami.
Non appena sorge il sole, questa mattina Don si precipita a controllare che Marsha stia bene, le spiega l'accaduto e insieme decidono di incamminarsi per cercare aiuto. Il parco Nazionale Nkasa Lupala (Mamili), non è un parco comune. Sono ancora in pochi a conoscerlo e non è frequentato. Questa consapevolezza ha spinto Don e Marsha ad incamminarsi. Hanno attraversato il parco a piedi per circa 14 chilometri, dalla loro tenda al nostro lodge.
Sembra assurdo, un'avventura smithiana. Li guardiamo sbigottiti, increduli, affascianti e decisamente preoccupati per la loro condizione. Loro invece, con gli occhi gonfi, sembrano arrivati in paradiso e chiedono solo di potersi sedere e un pò d'acqua. Noi, più sconvolti di loro in questo momento, gli diamo una camera dove potersi rinfrescare e riposare, un pasto e da bere a volontà per recuperare le energie perdute. Hanno camminato per circa 6 ore sulla sabbia e sotto un sole caldissimo, nello stesso parco dove meno di dieci giorni fa sono stati avvistati dodici leoni, dove stanno tornando gli elefanti ed è certa la presenza di numerosi, anche se timidissimi, leopardi.
Nel pomeriggio Simone ed alcuni ragazzi dello staff sono andati con Don a tirare fuori dal fango la macchina, ma l'impresa è risultata un fallimento. Sono così rimasti a dormire da noi questa notte. Alla macchina ci penseremo domani. 
Forse, tra un paio di giorni, quando i loro corpi saranno nuovamente freschi, Don e Marcha realizzeranno l'impresa appena vissuta e avranno di che raccontare ai nipotini!
A noi non rimane che constatare la potenza dello spirito di sopravvivenza che ci spinge ad affrontare le situazioni più assurde ed impensabili.

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